giovedì 31 marzo 2016

La carne aumenta





I prezzi continuano a salire a causa dell'inflazione ed il conseguente consumo dei prodotti base
solo ora che la situazione stà diventando insopportabile come ad esempio la carne bovina che sulla bistecca degli Italiani si registrano aumenti nella catena della produzione fino al 100% quattro volte superiori che la carne di maiale.
La situazione settore carni dove è diventata insostenibile la forbice tra i prezzi alla produzione e quelli al consumo che rappresenta oggi la prima voce di spesa alimentare degli italiani alla quale vengono destinati 106 euro dei 467 spesi in media ogni mese dalle famiglie per l'alimentazione. Ma mentre aumenta la spesa si riduce in media del 3 per cento la quantità di carne presente sulle tavole e sono a rischio di chiusura le stalle italiane, con una crisi che va dal campo alla tavola.
La grande difficoltà del settore dell'allevamento bovino dove nonostante la forte dipendenza dall'estero con un grado di approvvigionamento della carne, che è attualmente sceso addirittura al di sotto del 50%.Esempio i rincari sulla carne di vitellone arrivano al + 394%.Tali aumenti comporteranno un esborso per le famiglie italiane di 14,00 € in più al mese, pari a 168,00 € in più all’anno. Si aprono strade quindi alla ricerca di nuove fonti di approvigionamento per la carne proveniente dell'allestero. La carne, soprattutto quelle carni bovine pregiate afferna la scietàItaliana Com.pa Carni di Padova e' una commodity, nella stragrande maggioranza dei casi priva di qualsiasi strumento di protezione di marca o brand, le cui logiche di prezzo sono quindi imposte da un mercato internazionale sempre piu' globalizzato come nel caso dell'Italia importatrice di carne per il 50% ad esclusione della carne importata dal Brasile che registra un forte calo a causa delle non sufficienti garanzie alimentari secondo la comunità Europea.In sintonia anche il ministro delle Politiche agricole De Castro, che ha comunque evidenziato come in Italia fenomeni legati alla flessione dei prezzi non generino mai nell’immediato risposte positive sui consumi.

1 commento:

Unknown ha detto...

Sono assolutamente d'accordo sugli aumenti. Quello che mi sento di consigliare è di rivolgersi sempre più a chi commercializza "dal produttore al consumatore", la cosiddetta "filiera corta". Così facendo si eliminano molti anelli della catena distributiva, si riesce ad acquistare a prezzi decisamente favorevoli, il tutto sicuramente ad una qualità superiore....


Ciao a tutti


MArco